Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere

Un attimo quarant’anni

Posted: Luglio 23rd, 2020 | Author: | Filed under: News | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Un attimo quarant’anni

Un attimo quarant’anni. Vite e storie della strage alla stazione di Bologna
di Daniele Biacchessi (Jaca Book, 2020)

Una stazione d’agosto. Il caldo non dà tregua, la confusione sotto le pensiline, gente in fila per un biglietto, qualcuno perde il treno, altri aspettano figli, nipoti, nonni, madri, parenti lontani. Arrivi e partenze, sogni e speranze, voglia di mare e riposo. Nulla è diverso intorno alle 10,25 del 2 agosto 1980, a Bologna. Nella sala d’aspetto di seconda classe c’è chi legge quotidiani, chi fuma una sigaretta. Storie di gente comune, di vita quotidiana. Volti, occhi, mani, sguardi, discorsi. Accade quarant’anni fa alla stazione di Bologna, prima che qualcosa la trasformi in una grande catasta di macerie di dolore, di orrore, di morte. 85 morti, oltre 200 feriti. Questo libro parla di vittime e si rivolge al grande pubblico, specie ai più giovani. Quello che leggerete è il percorso individuale e collettivo di uomini e donne. Il loro privato dolente e la rabbia si sono tradotti in impegno civile: un modello di partecipazione democratica che difende persone colpite negli affetti, altrimenti lasciate sole al loro destino. Chiedono solo la verità, vogliono che ai loro morti venga resa giustizia.

Abbiamo chiesto a Daniele Biacchessi, autore di altri due libri sulla strage alla stazione di Bologna, cosa lo ha spinto a scrivere ancora sulla bomba del 2 agosto.

“Con 10,25 cronaca di una strage (Gamberetti, 2000) ho messo su carta gli appunti dei servizi radiofonici che iniziai ad inviare dalla tarda mattina del 2 agosto 1980. Un libro fondamentale per la mia lunga storia letteraria perché  introducevo alle basi di cronaca tratti sempre più marcati di narrazione. Erano le storie che attraversavano la grande Storia.

Nel 2001 Pendragon pubblica  Un attimo vent’anni , la prima storia dell’associazione 2 agosto fondata da Torquato Secci e mandata avanti da Paolo Bolognesi. Un lavoro enorme, basato sulle migliaia di carte spesso inedite, messe a disposizione dall’associazione. Diciamo un racconto dall’interno del dolore diventato rabbia, consapevolezza, impegno civile, ricerca della verità e giustizia.
Mancavano vent’anni ed ecco arrivati al terzo libro.

Una cavalcata di discorsi pubblici nelle piazze, di ricordi tristi, di gravissimi depistaggi da parte di funzionari infedeli dello Stato, trame di faccendieri e di criminali.

E la storia dell’associazione 2 agosto giunta fino a noi.

Oggi verità e giustizia non sono lontane. Il quadro è chiarissimo per chi lo vuole vedere. La loggia massonica P2 non era stata scoperta nell’agosto 1980 ed era potente: vertici di Gdf, polizia, carabinieri, servizi di sicurezza, politici, imprenditori.

La bomba viene piazzata a Bologna per mettere paura, spegnere le luci delle case, portare indietro l’orologio della Storia.

L’esito giudiziario e le verità emerse offrono uno spaccato di cosa è  stata l’Italia colpita dalla strategia della tensione da Piazza Fontana alla stazione di Bologna. Una guerra di vasta intensità combattuta con i civili presi in ostaggio da criminali. Ma non ci sono riusciti. Ci hanno sconfitto, ma ora sappiamo chi sono.”


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