Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere

1938 – 2018 Le leggi razziste

Posted: Novembre 30th, 2018 | Author: | Filed under: Iniziative | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su 1938 – 2018 Le leggi razziste

Il 5 settembre 1938 veniva pubblicato il Regio Decreto Legge 1340, la prima delle leggi razziali italiane vouta da Benito Mussolini che ordinava l’esclusione delle persone ebree dalle scuole. Nei mesi successivi seguirono altri decreti con cui a una parte dei cittadini e delle cittadine italiane vennero negati prima i diritti politici e poi quelli civili.
Ottant’anni dopo siamo davanti a un nuovo “razzismo di Stato”, culminato nel decreto sicurezza recentemente approvato e preparato negli anni scorsi da leggi come la Turco-Napolitano, la Bossi-Fini, i decreti Maroni, la realpolitik di Minniti e da un crescente razzismo degli italiani.

 


Fausto e Iaio. La speranza muore a 18 anni

Posted: Settembre 13th, 2018 | Author: | Filed under: Iniziative | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su Fausto e Iaio. La speranza muore a 18 anni

Continuiamo nel tentativo di riannodare i fili della memoria e di cercare le connessioni tra le “trame nere”, la criminalità organizzata e gli apparati dello Stato.

Qui l’audio della serata


Rapido 904. Una ferita ancora aperta

Posted: Giugno 18th, 2018 | Author: | Filed under: Iniziative | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Rapido 904. Una ferita ancora aperta

E’ il 23 dicembre 1984, due giorni prima del Natale. Il treno rapido 904 è partito da Napoli alle 12.55. Alle 19.08, quando ha lasciato da mezz’ora la stazione di Firenze, una terribile esplosione, partita dal vagone 9 di seconda classe, lo squarcia e ne arresta la corsa. L’effetto è ancora più devastante poiché lo scoppio avviene nella Grande Galleria dell’Appennino, tra le stazioni di Vernio e San Benedetto Val di Sambro, la stessa zona dove dieci anni prima era avvenuta la strage dell’Italicus. I morti sono sedici, fra i quali tre bambini e un’intera famiglia, 267 i feriti, di cui alcuni in modo molto grave.

 


A volte ritornano… Vecchi e nuovi fascismi a confronto

Posted: Aprile 24th, 2018 | Author: | Filed under: Iniziative | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su A volte ritornano… Vecchi e nuovi fascismi a confronto

Cosa accomuna e cosa divide il ventennio mussoliniano e i neofascisti d Casapound e simili?
Ormai tutti i partiti/movimenti neofascisti sono stati sdoganati dalla narrazione dei media mainstream. Durante l’ultima campagna elettorale Simone Di Stefano, candidato premier di Casapound, è riuscito a comparire in svariati talk show televisivi, da quello di Enrico Mentana a quello di Corrado Formigli. Questi “giornalisti”, nel nome della tanto decantata libertà di parola e per fare qualche ascolto in più, non si sono resi conto della gravità del dare credibilità a questi soggetti?
Contemporaneamente in molte città d’Italia, Bologna compresa, Casapound e Forza Nuova hanno potuto portare avanti impunemente in campagna elettorale banchetti da cui far passare i propri messaggi sessisti, razzisti e xenofobi, con il placet delle istituzioni locali.

 


Una generazione scomparsa. I mondiali in Argentina del 1978

Posted: Marzo 21st, 2018 | Author: | Filed under: Iniziative | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Una generazione scomparsa. I mondiali in Argentina del 1978

“La dittatura militare argentina godeva di buona salute e per provarlo organizzò l’unidicesimo campionato del mondo di calcio. Parteciparono dieci paesi europei, quattro americani, Iran e Tunisia.
Il Papa inviò la propria benedizione.
Al suono della marcia militare, il generale Videla decorò Havelange nella cerimonia di inaugurazione nello stadio Monumental di Buenos Aires.
Ad alcuni passi da lì, era in pieno funzionamento l’Auschwitz argentino, il centro di tormento e sterminio dell’ESMA, la Scuola Meccanica dell’Esercito. E alcuni chilometri più in là gli aerei gettavano i prigionieri vivi in fondo al mare.”
Alla fine il mondo può vedere la vera immagine dell’Argentina”, celebrò il presidente della Fifa davanti alle telecamere. Henry Kissinger, invitato speciale, annunciò: “Questo paese ha un grande futuro”. E il capitano della squadra tedesca Berti Vogts, che diede il calcio di inizio, alcuni giorni dopo dichiarò: “L’Argentina è un paese dove regna l’ordine. Io non ho visto nessun prigioniero politico”.
(Eduardo Galeano)

Qui il trailer del docu-film